Il compito più difficile nella vita è quello di cambiare se stessi.
[Nelson Mandela]
Buonasera Luisa,
sono entrata nel tuo blog cercando cambiare se stessi per cambiare gli altri e, dopo aver letto i tuoi post, ho deciso di scriverti per chiedere il tuo aiuto. Ho appena chiuso una storia, mio malgrado, e ora sono qui a chiedermi cosa posso fare per tornare indietro.
Alla fine sono io che gli ho chiesto di prendere una decisione definitiva; non ce la facevo più a vivere nel limbo in cui eravamo precipitati dopo che lui mi aveva chiesto una dimostrazione forte di cambiamento rispetto ad alcuni atteggiamenti che avevo avuto in passato nei suoi confronti.
Dimostrazione che io, evidentemente, non sono riuscita a dargli nel modo in cui lui si aspettava perché anche io, a mia volta, mi aspettavo delle dimostrazioni da parte sua e non le stavo ricevendo nel modo in cui le avrei volute.
La cosa che mi ha rimproverato è di averlo tenuto fuori da una parte della mia vita, di aver parlato troppo poco e di aver dato per scontato che lui capisse da solo la situazione.
Il fatto è che all’inizio io non ero libera e anche dopo che mi sono liberata, ero comunque confusa e temevo che, anche se avessi provato a spiegargli il mio stato d’animo, non mi avrebbe capita.
Capisco che questo possa averlo fatto soffrire molto e che, alla fine, sia arrivato a pensare che non siamo fatti per stare insieme; capisco anche la sua paura che in una situazione analoga continuerei a comportarmi come in passato e che per lui sia difficile superare il passato, anche se dice di averci provato, però la mia sensazione è che non sia affatto convinto della decisione di troncare e vorrei poter fare qualcosa per aiutarlo a riacquistare fiducia in me e in noi.
Ho già provato a spiegargli che oggi la situazione sarebbe diversa e che non mi comporterei più come in passato ma, a quanto pare, non è servito a molto.
Cosa posso fare per aiutarlo a fidarsi di me abbastanza da darmi un’altra possibilità?
Grazie per l’aiuto che vorrai darmi.
[Laura]
Carissima Laura,
dalla tua lettera mi sembra di capire che il problema principale sia che quest’uomo si sia sentito, a ragione, escluso da una parte della tua vita e che, nonostante la sua richiesta di una dimostrazione forte di cambiamento nei suoi confronti, per te sia stato più facile scivolare nella spirale del ‘io cambio se anche tu cambi’, piuttosto che mettere in atto, tu per prima, il cambiamento necessario a generare anche in lui quel cambiamento che avrebbe potuto portarvi verso un’evoluzione diversa della vostra storia.
Se ti riconosci in questa mia interpretazione, credo che, prima ancora di chiederti cosa puoi fare per farlo tornare sulla sua decisione di chiudere la vostra storia, tu debba chiederti chi è davvero per te quest’uomo. Il compagno con cui senti di voler continuare a condividere la tua vita o piuttosto l’uomo che ti ha traghettato da una situazione ad un’altra e che, adesso che ha svolto il suo compito, non ha più motivo di esistere?
Se arrivi alla conclusione che lui è il compagno con cui vuoi continuare il tuo viaggio, allora credo che dovresti chiederti cosa è successo dentro di te, rispetto al vostro rapporto, quando lui, dopo averti contestato di essersi sentito escluso, ti ha chiesto di dargli una dimostrazione forte del tuo cambiamento. Cosa ti ha fatto scivolare nella spirale del “io cambio se anche tu cambi”, portandoti ad una nuova fase di confusione, da cui hai scelto di uscire chiedendo a lui di decidere per entrambi, anziché assumendoti la responsabilità del vostro rapporto e mettendo in atto, tu per prima, il cambiamento necessario a generare anche in lui un cambiamento di atteggiamento?
In comunicazione si dice che cambiando se stessi cambiamo gli altri. Ti sei mai chiesta quanti dei suoi comportamenti avrebbero potuto essere diversi se anche i tuoi lo fossero stati? O quante volte hai reagito in un certo modo ad un suo comportamento perché gli hai attribuito un significato che non apparteneva a lui, ma a te, al tuo vissuto, alla tua visione del mondo, senza sapere, di fatto, fino a che punto coincideva con la sua, visto che, come scrivi, hai dato per scontato che le due visioni coincidessero e hai scoperto troppo tardi che non era così?
Se provi a rispondere a queste domande, forse, riesci anche a comprendere fino a che punto l’incertezza, da cui hai cercato di uscire chiedendo a lui di scegliere, era legata al suo comportamento e quanto invece apparteneva a te, alla tua confusione in merito al vostro rapporto e in merito a cosa volevi e vuoi per te stessa e, forse, riesci anche a chiarire a te stessa se adesso vorresti farlo tornare sui suoi passi perché è veramente lui l’uomo con cui vuoi condividere la tua vita oppure hai solo difficoltà a stare sola con te stessa e lui è la stampella a cui vorresti continuare ad appoggiarti per non sentire la tua solitudine.
Credo che provare a rispondere a queste domande sia il primo passo verso la comprensione di ciò che senti rispetto a lui e che, solo dopo aver chiarito a te stessa che ruolo ha avuto quest’uomo nella tua vita e quale ruolo vorresti che continuasse ad avere, tu possa provare a fare qualcosa per farlo tornare sulla sua decisione, se questo è veramente ciò che vuoi. Non ti consiglio di provarci prima, rischieresti solo di aggiungere confusione ad altra confusione e temo che finireste per allontanarvi ancora di più.
Sono sicura che se la risposta che troverai dentro di te è che è lui l’uomo accanto a cui vuoi proseguire il tuo viaggio, saprai anche trovare il modo per aiutarlo a superare il passato e tornare a credere in voi.
Grazie Laura per la tua lettera!
Hai proprio ragione, ognuno di noi alla fine non fa altro che reagire a qualcosa o a qualcuno. Prenderne atto non può che portare a chiederci cosa possiamo fare per modificare le reazioni dell’altro partendo da noi.
Esatto Elena, quando noi per primi cambiamo qualcosa nel nostro modo di essere e di comunicare, anche le persone intorno a noi cambiano a loro volta, perché abbiamo interrotto uno schema a cui non è più possibile rispondere in automatico.
Cara Luisa,
prima di tutto vorrei ringraziarti per la tua assolutà disponibilità e gentilezza e dolcezza. E poi vorrei ringraziarti per il tuo aiuto immensamente utile, sopratutto per riflettere profondamente su me stessa. Le tue parole e, in particolar modo, le tue domande mi hanno aiutato a vedere alcuni aspetti anche del mio comportamento che non prendevo in considerazione o che consideravo conseguenze piuttosto che cause.
Non so come andrà a finire tutto ma so che dopo questa fase di analisi profonda mi sentirò comunque meglio.
Ti ringrazio ancora tantissimo e spero di poter parlare ancora con te, anche senza problemi! 🙂
A presto,
Laura
Grazie Laura per queste tue parole!
Sono davvero felice che la nostra conversazione in chat ti sia stata utile per riflettere su te stessa e sulle dinamiche che, fin qui, hai messo in atto. Davanti ad ogni evento abbiamo sempre, davanti a noi, più modi possibili di reagire; diventare consapevoli di questo ci aiuta a comprendere meglio cosa ci spinge o cosa ci ha spinto ha scegliere una possibilità anziché un’altra. Ti suggerisco di leggere Le sette regole per avere successo di Stephen Covey, un libro che mi ha aiutato, più di altri, a comprendere che il nostro comportamento è sempre una nostra scelta, anche quando a noi sembra solo l’inevitabile reazione agli eventi che ci accadono.
Ti auguro di cuore che questa nuova consapevolezza ti aiuti a trovare dentro di te le risposte che cerchi, perché il segreto alla fine è tutto qui, nel trovare dentro di noi le risposte alle nostre domande e nell’agire di conseguenza.
Grazie anche per avermi permesso di pubblicare, sotto forma di lettera, la nostra conversazione, in modo che la tua esperienza possa essere di aiuto anche ad altre persone.
Ti aspetto per un’altra chiacchierata e ti auguro che tutto vada nel modo migliore per te!
A presto,
Luisa